Apnea
Residenza al Centro d'arte Amusons-nous –Suzhou – Cina (Luglio-Agosto 2015)
Questa residenza composta da workshop e tempi di creazione, mi ha portato a vivere in contatto con la vita quotidiana cinese, uno sguardo dall'interno. Mi sono state svelate le diverse mentalità e i meccanismi relazionali in tensione fra cultura occidentale imposta e cultura tradizionale orientale.
La mia prima reazione-azione è legata a uno dei laghi più grandi della città vicino al centro. L'accesso al lago JinJi Hu è ormai vietato a causa di un elevato inquinamento dell'acqua.
Nel tempo libero parlo con le persone che passeggiano sulle rive del lago, risalgo ai ricordi dell'ultima nuotata o dell'ultimo pescatore. Le barche sono scomparse.
Ricostruisco l'impronta nel fango di una barca che viene appesa come se galleggiasse ancora a mezz'aria.
Affronto i limiti di questi divieti, una notte d'agosto con un gruppo di asiatici vado a nuotare nel lago. È una sensazione di apnea, fisica quanto psicologica, metafora di una mancanza. Come seconda azione, faccio il calco del mio viso durante un'apnea, apnea simbolica nel fango del lago.
Apnea à JinJiHu
Calco del mio viso in apnea
Moulage de mon visage en apnée,
Suzhou 2015
La barca che non c’é più
Gesso, terra e foglie
Plâtre, terre et feuilles
30cm x 160cm x 30cm
Suzhou 2015